Il primo corso di business coaching per consulenti finanziari
Il consulente finanziario, per avere successo nel proprio lavoro, deve curare ogni aspetto della propria professione. Anche quelli che spesso vengono persi di vista.
Alcuni esempi: sappiamo “costruire” i nostri obiettivi? Sappiamo misurare la crescita della nostra impresa? Sappiamo costruire un’organizzazione efficiente?
Il corso risponde a queste domande e fa chiarezza sul termine “impresa” applicato al lavoro del consulente finanziario.
Che cosa si intende con “impresa”, quando parliamo dell’attività del consulente finanziario?
Esattamente come un’impresa, il consulente deve avere ben chiaro il valore di ogni attività all’interno della sua organizzazione personale. Quanto contribuisce alla realizzazione degli obiettivi? Quanto “rende”? E’ il caso di migliorare alcune procedure?
Il corso avanzato “L’impresa consulente finanziario”, supporta il consulente nella gestione della propria impresa per ottenere prestazioni adeguate rispetto ai propri obiettivi di vita.
I passaggi fondamentali del corso
Nel dettaglio, possiamo riassumere quattro punti fondamentali
1. Imparare a definire il proprio target clienti
Definire un target clienti per un consulente finanziario è un passo cruciale per il successo del suo lavoro. Questo processo implica la comprensione delle esigenze, delle caratteristiche demografiche e dei comportamenti finanziari dei potenziali clienti.
Ecco alcuni passi che un consulente finanziario potrebbe seguire per definire il suo target clienti:
- Analisi del Mercato
- Comprensione delle Competenze e dei Criteri d’acquisto
- Identificazione dei Bisogni del Cliente
- Definizione delle Caratteristiche Demografiche
- Valutazione del Rischio
- Creazione di Buyer Persona
- Raccolta di Feedback
- Aggiornamenti periodici delle nuove esigenze dei clienti (siamo sicuri di conoscerle davvero?)
Questi passaggi richiedono una combinazione di analisi di mercato, autovalutazione e comprensione delle esigenze del cliente. Inoltre, adattare continuamente la strategia in base all’evolversi del mercato e delle esigenze dei clienti è fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo.
2. Imparare ad avere un corretto metodo di organizzazione
Per comprendere come poter essere maggiormente efficaci e produttivi dobbiamo esaminare le dinamiche di portafoglio, ovvero le attività che vengono ideate, strutturate e attivate per lo sviluppo, la gestione e la difesa del portafoglio clienti. Tutto ciò costituisce il piano di azione che ogni consulente finanziario deve mettere in pratica.
Per semplificare questo passaggio, dovremo porci 3 importanti domande:
- Cosa fare per sviluppare, gestire e difendere il proprio portafoglio?
Senza alcun dubbio l’analisi e l’osservazione dei fenomeni che hanno facilitato o osteggiato nel tempo la costruzione del portafoglio clienti favoriscono delle riflessioni.
- Quali sono le competenze personali che hanno contribuito a generare questo risultato? Ed ancora, cosa ha funzionato e cosa no?
Analizziamo ciò che ci ha portato ad ottenere un determinato risultato e ciò che invece non siamo riusciti a raggiungere. Pensiamo analiticamente e proviamo a guardarci con occhio critico ed oggettivo, al fine di poter migliorare costantemente, personalmente e professionalmente.
- Infine, fatte le dovute premesse ed avendo tratto delle considerazioni preliminari, mettiamo a punto un piano di sviluppo che tenga conto di questi quattro fattori:
- Strategia/Direzionalità (Definire gli obiettivi)
- Programmazione (Definire le tempistiche)
- Pianificazione (Definire le attività)
- Controllo (Monitorare che vengano rispettati i punti precedenti)
3. Sviluppare relazioni produttive
In una prima fase di sviluppo del nostro portafoglio, dobbiamo considerare 3 differenti modalità da cui partire: il referral, i nuclei familiari e la segmentazione.
Referral: si tratta del sistema referenziale che può permetterci di accedere ad una rete di persone che, avendo come comune denominatore la fiducia gli uni degli altri, possono proporci ai loro personali contatti come il professionista di riferimento del nostro settore.
Nuclei familiari: facciamo riferimento a persone unite da legami ancora più profondi e con esigenze tra le più disparate, a cui però noi possiamo sempre trovare una soluzione. Un esempio? Il cliente che fa affidamento su di noi dicendo “avrei piacere che seguisse un piano di risparmio anche per mia figlia”.
Segmentazione: parlando in scala più ampia, ci riferiamo a professioni che possono in differente misura aver bisogno del nostro intervento. In questo caso è di fondamentale importanza individuare i professionisti con cui abbiamo in comune analogie in ambito esperienziale, o attitudinale.
4. Ragionare come un’azienda: pensa, agisci e vivi positivo
Un ultimo aspetto da curare per il proprio business e non meno importante degli altri, è quello psicologico. Per avere successo è necessario avere un’ attitudine positiva.
Noi consulenti finanziari abbiamo una grandissima responsabilità: ogni giorno riceviamo richieste dai nostri clienti e dobbiamo dare il massimo per soddisfare le loro esigenze, rassicurarli e consigliare le scelte migliori per la loro specifica situazione. La vita quotidiana pone anche noi davanti a preoccupazioni e difficoltà che possono incidere sulla nostra efficienza.
La tua “impresa consulente” è profittevole?
Troppo spesso il consulente finanziario non ha gli strumenti per controllare quanto è profittevole il proprio lavoro. Proprio come un’azienda, un consulente dovrebbe ragionare con un conto economico e altri strumenti che gli permettano di valutare le prestazioni reddituali.
Come ovviare a questo problema?
Ne parleremo all’interno del corso “L’impresa consulente finanziario”. Con soluzioni e metodi puntuali, testati e garantiti da chi conosce questo mestiere da oltre trent’anni.
Vuoi avere maggiori informazioni? Puoi scrivere ora a info@quotaformazione.it